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Serravalle: presentato il libro di “Rosella Osta Sella”

L'Antipapa, gli ufo, il taumaturgo eretico.

Nel ciclo degli Incontri al Museo, curato dall’architetto Andrea Musano, è stata inserita la presentazione del libro scritto da Rosella Osta Sella: “L’Antipapa, gli UFO, il taumaturgo eretico”, incentrato sulla figura di Don Rino Ferraro, che fu Parroco di Vintebbio dal 1956 al 1969.

Andrea Musano ha sottolineato come per la prima volta la sede dell’incontro fosse proprio il Museo, perché, grazie ad un bando ed all’aiuto del Comune, è stato possibile allestire nel cuore del Museo una Sala Conferenze, acquistando le poltroncine ed un videoproiettore. Uber Croso ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale, mentre Don Ambrogio, Parroco di Serravalle, ha ricordato il successo della precedente presentazione a Vintebbio, notando che anche questa volta in sala c’era un pubblico numeroso: “E’ un libro che ha tante cose da dirci: conobbi Don Rino come responsabile del gruppo dei sostegnesi in visita a Roma da Papa Paolo VI, divenuto sacerdote lo ritrovai a Vintebbio ai vespri domenicali, nelle vesti di buon Parroco di Vintebbio, molto stimato dall’Arcivescovo Albino Mensa. Non dobbiamo dimenticare che, al di là della triste vicenda umana, Don Rino seminò bene: purtroppo si lasciò traviare da falsi profeti”.

Ho presentato il libro ponendo come cifra la “pietas”, che deve guidarne la lettura. E’ un libro complesso, così come lo era la personalità del sacerdote originario di Asigliano, che aveva doti taumaturgiche e sapeva affascinare il suo uditorio, tanto che in quegli anni accorrevano a Vintebbio anche personaggi famosi e, come emerge dal memoriale
redatto da Don Guido Galfione, che era stato vice parroco di Don Rino, persone facoltose lasciavano generose offerte: i coniugi torinesi Melzi D’Eril staccarono un assegno di ben quattro milioni. Il restauro della chiesa oggi risulta discutibile, ma tutto va rapportato ai tempi.

Molti tra i presenti ricordavano Don Rino come insegnante di religione che sapeva affascinare, ma anche intimorire i suoi studenti con visioni apocalittiche. L’arrivo a Vintebbio di Michel Collin, colui che si era autonominato Clemente XV, lasciò sbigottiti i Vintebbiesi. Dal giorno successivo Don Rino sparì e cominciò il suo percorso nell’eresia, che sarà concluso dalla morte a Rovereto: il corpo fu vegliato per ben otto mesi dai suoi seguaci.

La serata si è conclusa con un rinfresco offerto dall’Amministrazione Comunale e curato dalla Pro Loco di Serravalle.

Il prossimo Incontro al Museo sarà venerdì 6 settembre, sempre alle ore 21,00: Pier Sergio Allevi e Roberto Gobetti parleranno di: “Modi e mode dell’epopea napoleonica”.

Pubblico e organizzatori
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